Music Bound Spirit (Scott Kelly @ Apartaménto Hoffman, Conegliano-TV 24/02/2011)

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Scott Kelly. Tatuaggi bluastri da rifiuto di galera, molta barba, pochi denti e un cappellino da baseball. Un fiore:

Per chi non sapesse chi è: uno dei due chitarristi/cantanti dei Neurosis.
Per chi non sapesse chi sono i Neurosis: check da fuckin wikipedia oppure si veda/ascolti questo o questo, che tanto non centra niente con quello che fa Scott Kelly da solista.
Si, perché nonostante sia uno dei membri fondatori di uno dei più innovativi e seminali gruppi metal degli anni ’90, nel suo progetto solista questo uomo rovinato fa country. E’ oscuro, è depressivo, è lento, ma resta fottutissimo country.
Lui è un timido Johnny Cash con tendenze suicide, con una voce da didgeridoo e l’allegria di un postsbornia, che strappa magistralmente a una chitarra sofferente pochi suoni vibranti e dilatati. Questo è quello che ho pensato, poco prima di addormentarmi.

Si, perché sarà pure un mito del metal alternativo, però dopo un’ora di concerto già faticavo a tenere le palpebre aperte. Poltroncina comoda, birra, luci soffuse, canzoni lentissime e ricche di bassi, zero stimoli visivi: tutti elementi che non hanno aiutato la mia proverbiale carenza di sonno. Però l’ho trovato molto bravo sia come cantante che come chitarrista acustico. Le canzoni mi piacciono molto più live,  forse per l’impatto emotivo che trasmette lui, come persona, perché si capisce che sono pezzi molto sentiti, dal profondo dell’anima. Hoffman location perfetta: penombra, ottima acustica, seduti a un palmo dal cantante. Lo scarno pubblico ha apprezzato, anche se il torpore si è man mano impadronito degli applausi di tutti. Ah, una domanda: stavo già sognando o c’era davvero una signora sulla cinquantina seduta in prima fila? Mitica…

Ha fatto pochi pezzi da Spirit Bound Flesh (ho riconosciuto Flower), parecchi da The Wake (sicuramente The Ladder in my Blood, Figures, The Searchers, Remember Me). Ha sommessamente annunciato alcuni pezzi nuovi, che erano abbastanza interessanti sia per musica che per testo. Escludendo un’orribile ballata country su una ragazza che fa la barista, resta in cinta e cammina nel sole. Ma che cazzo…
Per il resto, sfido chiunque riconoscere le sue canzoni: giusto un po’ monotone. E Scott non è che aiutasse, passando tutto il concerto seduto sulla sedia, chitarra e voce, dicendo una manciata di parole in tutto. Ha ringraziato più volte, ha ringraziato per la pazienza e persino per la compostezza del pubblico, che stava in silenzio e alla fine applaudiva, ma poco, per non disturbare.
Speravo in qualche pezzo dei Neurosis fatto in acustico… niente.
In compenso, prima che scappasse dall’assalto dei (3) fan presenti, sono riuscito a strappargli una notizia bomba: Neurosis a Torino il 20 Luglio. Gaudio magno.
Questo rimette in gioco il titolo di “Più atteso concerto da quando sono nato”, vinto dai GY!BE proprio nel gennaio 2011. Che vinca il migliore e chi ci guadagna sono solo io.

[Deniz De Gray]

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